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Michelangelo Neoplatonico

in onda domenica 13 maggio 2012 alle 13.25

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    Questa settimana Il Capitale di Philippe Daverio incomincia un mini-ciclo di tre puntate dedicato a uno dei più grandi artisti italiani di tutti i tempi, Michelangelo.

    Si parte affrontando il tema del suo rapporto con il neoplatonismo, la corrente culturale e filosofica più influente nel corso degli anni della sua formazione fiorentina.

    Michelangelo infatti frequentò la scuola dei Giardini di San Marco, una sorta di prima Accademia d’arte, allestita da Lorenzo il Magnifico, dove entrò in diretto contatto con il clima culturale fiorentino più avanzato e raffinato.

    Per Michelangelo l’idea coincide con il progetto e il rapporto idea-progetto è tipico del pensiero dei neoplatonici. Come ben illustra in un suo intervento lo storico dell’arte Claudio Strinati, ospite della puntata, questa attitudine dell’artista si riscontra in modo evidente nella lunga gestazione della Tomba di Giulio II, durata quasi quarant’anni: il progetto iniziale era oggettivamente irrealizzabile, ma questo non interessa a Michelangelo, in quanto il suo centro d’interesse era l’idea, non il possibile o l’impossibile.

    Altri perfetti esempi neoplatonici sono la Pietà Vaticana, realizzata negli anni 1497-99, dove la Vergine rappresenta l’immagine assoluta della purezza sino a travalicare il suo stesso tempo storico; il David, scolpito tra il 1501 e il 1504 e originariamente collocato in Piazza della Signoria a Firenze, nel quale la forma è stata ritrovata in un blocco di marmo non perfetto, perché perfetta è la forma in sé; il Bacco (1496-97, Museo del Bargello di Firenze), che raggiunge la sua estasi creativa nell’ebbrezza, quella che per Platone era l’entusiasmo, l’entrata in comunione con il Divino. Seguendo un percorso creativo di assoluta coerenza di pensiero, si giunge sino alla creazione della Cappella Sistina, iniziata nel 1508, che fa emergere la figura di Michelangelo come uno degli intellettuali più solidi della sua epoca.

    Il seguito, la prossima settimana, ripartendo nuovamente dalla quarantennale lavorazione della Tomba di Giulio II.

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